martedì 18 agosto 2009

A MORE DI MARE....CHE PASSIONE!!!!!

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ECCOMI!! SONO TORNATA!!!!
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....E le ferie sono finite... Nel bene e nel male , anche questa lunga pausa marina è finita....
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Intendiamoci, non mi voglio mica lamentare del così detto " brodo grasso" !!! Io al mare ci sto benone!! Con i miei cuccioli che stanno in acqua tutto il giorno, io pure che mi tuffo volentieri ( e mi tuffo davvero!, nonostante la mia non verdissima età mi diverto un sacco a fare delle "bombe"
giganti ) e tanti amici vecchi e nuovi... Ma .... casina mia è casina mia....













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....E al mio mare ci sono le MORE!!!
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Così sono andata a....more!!!
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Per me sono una vera passione!
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Un amore iniziato quando, sposina novella, sono sbarcata in Mugello.

Sono nata in centro, a Firenze, ed ero molto cittadina , poi ho incontrato un galletto ruspante del Mugello e mi sono fatta incantare... morale: abito quassù da circa trentaquattro anni!!!
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Non è stato facile abituarsi alla vita di paese, ma io ho un enorme senso pratico e, visto che c'ero, perchè non approfittare e imparare ad andare per boschi e prati? La cosa più difficile è stata superare la paura degli insetti... prima saltavo per aria alla sola vista di un grillino..si faceva a chi saltava di più.... . Ormai sopporto stoicamente quasi tutto, dico quasi perchè con i ragni ancora il rapporto è un po' difficile....
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Insomma è da allora che vado a fare more e , dopo una strenua lotta con pruni, tafani, insettini vari, forasacchi..., sfidando intrepida chilometri a piedi sotto il sole agostino..., dopo essermi tolta centinaia di spie dalle mani, braccia, gambe..., dopo aver passato chili di more al passaverdura, bollito e invasettato il meraviglioso nettere nero...ecco che arrivano le "cavallette"..: i cuccioli, le figlie , vari ed eventuali amici, il padrone di casa (che ad essere sinceri mi aiuta anche a raccogliere..) che divorano allegramente pane burro e marmellata....
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MARMELLATA DI  MORE
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La marmellata di more è quella che più di tutte varia con il variare della stagione, nel senso che ad un'estate particolarmente calda corrisponde, ovviamente, una raccolta dolce ma "asciutta", invece quando capita una stagione più piovosa le more risultano scipite e se non ci si spiccia a cuocerle muffano velocemente. Quindi non è semplice dare le dosi giuste per ottenere un'ottima marmellata, si va un po' a naso e...si assaggia!
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Ingredienti e procedimento:





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.Almeno 2 kg di more, altrimenti non merita nemmeno cominciare , dopo averle lavate , scolate bene e ripulite da eventuali impurità, vanno messe in un tegame di alluminio pesante, io insisto con questo tipo di tegami ma veramente sono quelli più adatti perchè nonostante la lunga cottura non attacca nulla, e "ammostate", cioè fatte cuocere senza aggiungere acqua e schiacciandole e girandole continuamente con un mestolo di legno.
Le more buttano fuori il loro succo e piano piano cambiano colore, in circa 20, 30 minuti diventano viola - rossastre.
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Così, bollenti, vanno passate una prima volta con il passaverdura a buchi grossi.
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La passata ottenuta va rimessa nel tegame, riscaldata e... ripassata al passaverdura a fori piccini. Lo so, è faticoso e mooolto "sporchevole", ma è l'unico modo per togliere la quasi totalità dei semini e al tempo stesso recuperare il massimo della polpa.
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Ora si pesa la polpa e si unisce lo zucchero pari ai tre quarti del peso ottenuto. E' qui che entra in gioco l'ineluttabile... se le more erano molto dolci otterremo un composto dolce, altrimenti verrà un po' più asprino.
.Il tutto va fatto bollire delicatamente, girando spesso e schiumando all'occorrenza, anche per questo entra in gioco l'umidità di partenza, fino a raggiungere la giusta consistenza. Per vedere se è abbastanza soda si fa scorrere alcune gocce di marmellata su un piattino ben freddo, se si ferma subito è pronta; bisogna pensare che se si vuole usare la marmellata per le crostate non importa che sia sodissima perchè viene ricotta con la frolla e per spalmarla va bene anche più sciolta.
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All'ultimo minuto si fanno bollire per pochi minuti i barattoli e i tappi, sempre nuovi, questi non cuoceteli troppo altrimenti si deformano, e versate la marmellata bollente nei vasi bollenti e ben scolati e tappate con i tappi bollenti... E' vero ci si brucia maledettamente , ma così siamo sicuri che il tutto è ben sterilizzato e, se non viene mangiato prima, durerà tutto l'inverno.
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Via via che sono pronti i vasetti si mettono a testa in giù su uno strofinaccio pulito e si coprono amorevolmente in modo che si freddino piano piano...
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Ora le etichette e... via in dispensa!
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Che ne dite di fare colazione con fette biscottate, burro e marmellatina dolce dolce?
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Tanto per non parlare solo di mangiare ecco un'esperienza per me quasi unica:
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il concerto dei Nomadi!!!
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La settimana prima di Ferragosto a Grosseto c'era Festambiente, e mia figlia grande, il suo fidanzato, il padrone di casa, il mio cucciolo dodicenne ed io, siamo andati a sentirli.
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Bella esperienza! Questa festa dura circa dieci giorni e, tra i vivai della scuola di agraria di Grosseto, tra ulivi centenari ed esperimenti vegetali, bancarelle di prodotti ecologici (mi sono comprata delle ciabatte infradito di microfibra che sembrano di pelle e invece sono un prodotto di riciclaggio invero molto comode), e le onnipresenti tavole imbandite, si esibiscono cantanti vari e tra i gruppi della vecchia generazione c'erano i Nomadi... emozionante sentire cantare dal vivo "Vagabondo", "Canzone per un'amica", "Un pugno di sabbia"...certo sono belle anche le canzoni nuove...ma i brividi vengono quando all'improvviso ti senti diciassette anni e ti sembra di avere il mondo in mano......
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Comunque la cosa più divertente era vedere il cucciolotto che ballava come un matto qualsiasi ritmo! Si è stancato così tanto che dormiva mentre camminava verso i parcheggi......
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8 commenti:

  1. Buonasera Nonnagiulo, sono da poco entrata a far parte della blogsfera e mi sono imbattuta in questo suo post che per me è stato un tuffo nei ricordi, uno molto frivolo che riguarda Grosseto, sono andata in vacanza a Marina di Grosseto tempo fa e mi è rimasto nel cuore, come tutta la Toscana. L'altro ricordo è molto sentimentale e riguarda la mia nonna che non c'è più e che faceva sempre tante marmellate, compresa quella buonissima di more. Il suo blog è molto bello, mi piace leggere i suoi post. Tornerò spesso a trovarla.

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  2. complimenti, sempre una scoperta nuova!!!!

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  3. E così la paura degli insetti si può superare! Mi consola molto la cosa, soprattutto perchè ho il terrore di cimici, ragni, cavallette, per non parlare di rettili, delle lucertole ho il sacro terrore, idem per le rane. In compenso adoro le api e non le temo. Ma soprattutto amo la campagna, la natura, la terra, gli alberi, i boschi. Andare per boschi a raccogliere more è una cosa che non ho mai fatto e che vorrei tanto fare, con tutti i rischi connessi, vedi le spine. Chiederò a Luca se ha voglia di accompagnarmi. La marmellata di more fatta in casa è il non plus ultra, è una delle poche marmellate che non abbiamo ancora preparato con le nostre mani.
    Quanto al concerto deve essere stato molto coinvolgente, dal vivo i Nomadi sono fantastici!
    Un abbraccio da Sabrina&Luca

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  4. ciao nonnagiulo!!!!
    eccoi rientrata appena da un'oretta a casa, ma nonostate abbia da fare un sacco di cose una visita al volo dovevo assolutamente farla!!!! un bacio grosso e meravigliosa marmellata di moreee!!!!!!!
    p.s. allora il padrone di casa si riesce a convincere per quest'inverno a fare qualche sciatina tutti insieme?

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  5. Mammina mia cara... sono la "cavalletta grande" che ha ripreso il vizio a far colazione con le fette biscottate, il burro e la tua sublime marmellata... soprattutto quella di more... visto che sono una rompi in tutti i sensi nonchè mangiatrica a sbafo, ma anche una dele tue più sincere critiche, ma anche fan... ti consiglio, x la prossima volta... di fare un po' di marmellata anche da spalamare sul pane... l'ultima che hai fatta è troppo liquida! Sicuramente ideale x la crostate... ma la colazione diventa una sfida al non fare a mezzo col tavolino o la tovaglia! Ahahahah
    Un bacio grande dalla mezza Grossetana...

    P.S.
    Io sto ancora aspettando il dolcino speciale! Ahahahah

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  6. Mari.SaraC - Benvenuta nel mondo dei blog! In particolare nel mio! Mi fa piacere che le mie chiacchiere ti facciano ricordare momenti belli della vita. Tutto ciò che è nella nostra memoria vive per sempre e ci fa crescere... A presto!
    Luca and Sabrina - Sai, la paura si può gestire più che proprio superare... A me è servito molto insegnare, come maestra non potevo permettermi di farmi vedere "femminuccia" in quanto, a proposito di lucertole, ogni tanto qualcuno me ne portava una e non so cosa sarebbe successo se alla vista di una cavalletta lunga dodici, dico dodici, centimetri mi fossi messa a urlare come avrei voluto...Però vai a cercare more è una bellissima esperienza!!!!
    Mammadeglialieni - Olà mammina! Calduccio in quel di Livorno? Grazie ancora per il fine settimana carinissimo e per le sciate... vedremo! Intanto facciamo insieme la danza della neve....
    Il padrone di casa - Baci!
    Cris17 - Amore bello! Hai ragione, la marmellata del mare è veramente molto morbida, puoi risolvere mettendo un'altra fetta biscottata sotto a quella che stai spalmando...così sono due al prezzo di una!
    Quando torni te lo faccio il dolcino, promesso!!

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  7. Ciao Nonnagiulo, sono tornata anch'io...
    E' una fortuna poter preparare la marmellata di more! Ne ho un ricordo lontanissimo! E, a dire il vero, era una rarità riuscire a prepararne, tanto era difficile trovarne!
    Un abbraccio e a presto :)

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  8. Anna Righeblu - Ciao! Qui nel Mugello ed anche al mare ci sono, purtroppo, molti campi abbandonati, il lato positivo è che se li sono ripresi i rovi con conseguente marmellatina...

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