sabato 19 settembre 2009

SCHIACCIATA CON L'UVA E NUOVE .... AMICHE...

Oggi ho deciso di scrollarmi da dosso questa sensazione di precarietà lasciatami dal fattaccio di lunedì.
Non posso stare sospesa nel nulla, devo ricominciare a ridere. In verità ho ricominciato ieri sera, dopo cena , scherzando con mia figlia ed i miei cuccioli..e così stamani recupero e posto un po' di quello che avevo messo da parte nei giorni passati:


 LA SCHIACCIATA CON L'UVA

Dolce tipico  in quasi tutt'Italia, qui da noi ora si è omologato e tutti i forni e le pasticcerie lo preparano con una pasta che assomiglia molto alla brioche, bellino lucido e morbido, possibilmente con l'uva senza semi...
Invece a me piace, dovrei dire che mi manda in tilt e sono capace di mangiarmane mezza da sola in un colpo solo, come si faceva prima: rustico, di pasta di pane, i semi di anice e l'uva da vino quella con i chicchini neri, aspra e piena di semini, che sono un po' noiosi da sputacchiare ma fanno parte del gioco...

Ingredienti.
- 1/2 kg di pasta di pane presa dal fornaio
- 1 kg di uva da schiacciata cioè uva nera da vino
- 5 cucchiai di olio evo
- 100 g di zucchero + 4 cucchiai
- 1 cucchiaio di semi di anice ( si trova anche in erboristeria)
- sale qb

Sulla spianatoia lavorare la pasta di pane con lo zucchero, i 100 g mescolato ai semini di anice, e 4 cucch. di olio, quando saranno ben incorporati  far riposare la pasta in luogo tiepido per 1/2 ora.
Nel frattempo lavare l'uva e schiccarla con tanta santa pazienza....
Riprendere la pasta e con i 2/3 foderare un teglia, tonda o rettangolare a piacere, di circa 28 cm, oliata e rivestita di carta forno, facendo risalire la pasta anche sui bordi per formare una specie di contenitore che va riempito con i 2/3 di uva , spolverizzare con 2 cucchiai di zucchero. Ricoprire il tutto con la restante pasta, cercando di sigillare bene i bordi, accomodarci sopra l'uva che è avanzata, sembra troppa ma non lo è.
Spolverizzare con l'ultimo zucchero e il rimanente olio a filo. Far riposare al calduccio un'altra mezz'ora.
Infornare a forno caldo a 200° per 1 ora, coprire la "schiacciata" con carta forno e farla andare ancora per mezz'ora, ricordiamoci che è pasta di pane...







Vi assicuro che è ottima!!!


Per il piacere degli occhi e dello spirito, la prima domenica di settembre , io e il Padrone di casa siamo andati a Lucca, città che amiamo ambedue e che visitiamo spesso, alla manifestazione "Murabilia".
Sui baluardi delle antiche mura della città i lucchesi fanno di tutto: passeggiano, vanno in bici, tirano di balestra, sbandierano, amoreggiano, giocano a pallone, ecc ecc... Tra le tante attività c'è questa "festa" delle piante, i vivaisti della zona e non solo espongono le loro creature, ma sono piante particolari come le piante officinali, banchi e banchi di infiniti tipi di salvia, commestibile e non;



Oppure miriadi di peperoncini, da quello da mangiare a morsi a quello che ti ustiona se solo lo annusi....E poi ci sono orchidee, ninfee, bonsai e ...milioni di piante grasse...
Io ho uno strano rapporto con le piante grasse, ne ammiro la mutevolezza delle forme e dei colori, ma mi trovo in difficoltà nella gestione...non posso fare a meno di guardare quella terra riarsa e pensare "ma non avrà sete? ma forse un goccino d'acqua..." e così alla fine le affogo...inoltre ...non si possono toccare!!!



....ma anche questa volta non ho potuto fare a meno di portarmene via alcune... ecco le mie nuove coinquiline


Belline vero?   Ma non è finita ! Mi sono portata a casa le piante che, in teoria, campano di nulla...!!!
Si chiamano "Le figlie del vento",(  il nome scientifico è tillandsie)  mai visto esserini più strani! Se ne stanno attaccate in giro con un filo e vogliono solo aria e rugiada, qui da me in inverno fa troppo freddo e devo tenerle in casa, ma  dice che basta una spruzzatina di acqua depurata una volta al mese.... ma ci credete che fanno pure i fiori???