martedì 9 febbraio 2010

LE RAPINE CON ROSTICCIANA E GITA A ROMA


Questo post è un po' un mescolone...Ho messo insieme due cose che non hanno collegamento nè di tempo nè di spazio, però volevo parlare di ambedue e così...
 Cominciamo con la soddisfazione del palato!
In Toscana le "rapine" non sono solo quelle brutte cose che si fanno con mano più o meno armata, sono anche verdure, in certi posti si chiamano rapi, in altri cimette oppure broccoli, poi di sicuro avranno altri nomi che non so. La mia mamma le preparava spesso in inverno ed io, da giovane, non le amavo molto, poi....si invecchia, si comincia a capire molte cose, il gusto cresce, si affina ed ora mi piacciono moltissimo!
Sono verdure del freddo, per essere buone devono aver passato almeno tre o quattro nottate sotto la brina, così saranno tenerelle e gustose altrimenti sanno di fieno.
Se si amano non ci spaventerà neppure la lunga pulitura, infatti vanno tenute a bagno almeno mezz'ora, poi vanno "sfilate" tutte, ad una ad una, cioè si spezzano a metà con un colpetto secco e si tirano via i filetti che rivestono gli steli, le parti più grosse vanno sbucciate. Quando saranno tutte belle pulite si sciacqueranno diverse volte con acqua fresca.


Ora occorre un bel pentolone con due o tre dita di acqua, appena bolle si aggiunge un mezzo cucchiaio di bicarbonato  (che aiuta a mantenere il bel colore verde e le intenerisce) , farà una immediata schiuma e mentre ancora monta buttare le rapine ben grondanti di acqua, pigiarle un po' dentro la pentola e coprire.




Mentre cuociono bisogna rigirarle spesso in modo che cuociano in maniera uniforme, stando attenti che il liquido di cottura non trabocchi, è sensibile perchè con il bicarbonato gonfia un po'.
Non si mette sale e il tempo di cottura varia secondo la quantità e la tenerezza delle verdure, comunque al massimo ci vogliono un quarto d'ora, venti minuti, per essere sicuri si tasta un gambetto...
Si scolano e, quando saranno tiepide, si strizzano tra le mani formando delle palle grandi come quelle da tennis o un po' di più.

La rosticciana : sono le costoline del maiale che il macellaro intacca un po' con due colpi di mannaia e la cuoca ritaglia col coltellaccio seguendo l'osso.
Taglio molto gustoso e non troppo caro.

In padella si fanno rosolare nel loro grasso da tutte le parti salando il necessario, si tolgono. Nell'untino rimasto in padella si mettono due o tre spicchi d'aglio vestito e schiacciato con il palmo della mano , qualche pezzetto di peperoncino e le rapine tagliuzzate con le forbici.

Farle insaporire unendo il sale, infine rimettere le costolette e continuare la cottura per alcuni minuti a teglia coperta sempre controllando che non si attacchino.




Pietanza robusta e saporitissima!


Ed ora ..la gita!
Mentre caricavo le foto mi sono resa conto che la bellezza mi ha preso la mano! Non sono un fotografo professionista quindi le classiche immagini con cui ho riempito la memoria del cellulare ve le risparmio!
Quindi qualche accenno, qualcosa che mi ha colpito...
La "barcaccia" di notte:

Io che bevo....

La vetrina di un gelataio, ma il gelato dov'è?..

Questa è classica: La Fontana di Trevi


Il giorno dopo abbiamo camminato molto. In compagnia di un romano doc si fanno le scorciatoie e quindi....

 
si può osservare come l' "integrazione" tra antico e odierno sia normale in pieno centro.
Le case abitate si amalgamano ai ruderi, che vengono adoperati come supporto e utilizzati come materiale da costruzione, ovvio che questo è stato fatto in passato, oggi nessuno si sognerebbe di utilizzare un frontone di tempio come architrave della porta di casa...

Eppure appoggiare il motorino alle mura medioevali non è poi così sconveniente...
E se si ha voglia di giardino?

Il ritratto del gatto di famiglia abbellisce lo stipite del garage....


Altra foto d'obbligo....
E per costruire questo...si è distrutto qualcosa di simile che ancora è lì accanto...
..in osservazione ci sono la figlia "piccola", il padrone di casa e il "romano doc"...

Queste sono le entrate nei palazzi del potere...la Camera e il Senato...le eminenze grigie che "guidano" il nostro Paese passano di qui....

Anche i..(...chi lo sa di quale paese è questa monetina?) perdono i soldi...


 
Osservando questo panorama dei fori imperiali a me vengono in mente le persone, quelle che in più di duemila anni hanno contribuito alla costruzione di tutto ciò; penso a quanti , uomini, donne..hanno camminato, vissuto, pianto, riso, hanno sofferto per un lutto, un parto, hanno venduto merci, comprato ciò di cui avevano bisogno...a quante mani hanno toccato, scolpito, distrutto...delle cose antiche più che la bellezza mi colpisce l'umanità che traspare da tutto ciò! La bellezza è relativa al gusto, all'epoca, all'età e l'esperienza di chi guarda, ma la storia che viene fuori è oggettiva e indubbia!

Del Pantheon ho milioni di foto, queste sono: il  "buco", la domanda che qualche miliardo di turisti si è posta, si pone e si porrà... la risposta affissa al gabbiozzo delle informazioni...non ne potevano più.....
Questo è Pinocchio visto da uno che voleva rendere l'insegna del suo bar più attraente...

Gabbiani che riposano sulla STORIA....e se ne f...

Il padron di casa e la figlia "piccola" che...cammina cammina...hanno raggiunto il Colosseo!!!


Voglio chiudere con l'immagine che, per me, è l'emblema di questa bellessima gita : ...la via Appia Antica..
....ma quanto abbiamo camminato!!!!!