martedì 18 gennaio 2011

ARROSTO E...PENNELLI

Ho vinto!
E’ successo l’impossibile!

L’associazione multiculturale (è un parolone ma questo è) a cui mi sono iscritta per frequentare la scuola di pittura, ha indetto un concorso sul tema del Natale. Erano ammessi elaborati di poesia, prosa, scultura e pittura…e mi sono ritrovata a vincere il primo premio per la pittura!

Intendiamoci subito, qui si tratta di “balocchi”(vedi Pinocchio…).
Nessuno ha velleità professionali, almeno per quello che mi riguarda!

Però che soddisfazione!

Mi hanno mandato in biblioteca con una scusa e mi sono ritrovata in piena premiazione, lettura di elaborati, discorsi, strette di mano, attestati e coppe che giravano ed io lì, a domandarmi perché non mi levavo di torno…però la pittura era l’ultima…quindi la curiosità ha prevalso…

Quando siamo arrivati in fondo e mi hanno chiamato mi è cascata la mascella…!!!

Ripeto : che soddisfazione!

Questo è il mio capolavoro…
si intitola “ASPETTANDO BABBO NATALE “ ed è praticamente il ritratto ad acquerello della mia cucciola quando aveva tre anni tratto da una foto, ci ho messo l’albero ed il gioco era fatto…


Questo è l’attestato…


E questo è il premio…per Natale con delle belle candele rosse ha fatto la sua figura…



Ora si parte con un’altra “opera”, si vedrà cosa riuscirò a combinare…

Quando uno perde tempo a strogolare con i pennelli non ha più molto tempo per strogolare in cucina. Un bell’arrosto, il classico rost-beef, è la meglio!

Io non lo “pillotto! Non mi piace "sbucacchiare" il bel pezzo di “bicchiere”( di 20 cm di diametro, del peso di un chilo e mezzo, due chili), da noi si chiama così, che sono riuscita a farmi mettere via dal macellaro di fiducia, di bicchiere un una mucca ce ne sono due e se non lo fissi è praticamente impossibile averlo!

Non ci metto neppure l’aglio, perché se si mette fuori si brucia e rende amaro il sughetto, quindi: un bel ciuffone di salvia, il rosmarino, olio extra, mezzo bicchiere di marsala secco, acqua bollente q.b., sale q.b. e pepe quanto si gradisce.

Si lega bene il pezzo, si guarnisce con gli odori, il sale e il pepe,


olio in un bel tegame pesante e si fa andare a fuoco vivo girandolo da tutte le parti,

 quando le fibre sono ben chiuse, attenzione a non bucare la carne nel girarla, si sfuma con il marsala, si mette un po’ d’acqua caldissima, la quantità dipende dal peso della carne, diciamo un dito, si copre e si fa andare a cottura a fuoco basso.

 La fetta di rost-beef, in Toscana, o per lo meno in casa mia, deve essere marroncina scura per un millimetro, color biscotto per un cm, rosa per un altro cm e rossa all’interno, per ottenere ciò, la carne deve cuocere per circa 20 minuti per chilo; se uno non gradisce la carne poco cotta gli si ripassa la fetta nel sughino bollente ed è fatta…