venerdì 25 settembre 2009

LA MIA TORTA DI FICHI E IL PUNTO INTAGLIO

Ho sentito alla tivù, ma quanto chiaccherano!, che siamo entrati nell'autunno.
Già da due giorni, dicono, il solstizio , otto ore di luce e otto di buio, è "maturato" il 23.
Sarà.
A me sembra sempre un gran caldo!, è vero che la notte ci vuole la copertina di cotone,  ma anche in questo momento sulla mia terrazza ci sono 32°!
Vabbè io sono strana: mi piacciono le giornate con l'aria che frizza, il cielo blu cobalto, la brina sulle foglie dorate o rosso fuoco della vite americana e, perchè no, ogni tanto una giornata uggiosa, di quelle con la pioggerella e la nebbiolina che mi fanno venire la voglia di accendere il camino...non sono esente alla tristezza, ma quelle giornate lì mi sembrano adatte alla famiglia, al raccogliersi tutti insieme, chiudere la porta e lasciare fuori questo mondo che non è messo proprio bene....
Uffa! Anch'io chiacchero troppo, anche perchè l'autunno che mi aspetta non sarà tutto rose e fiori...
Intanto pasticciando con ricette varie, ho escogitato questo dolcino che è una vera goduria:

TORTA DI FICHI A MODO MIO

Ingredienti.

- 400 g di farina 00
- 250 g di zucchero
- 120 g di burro a temperatura ambiente
- 4 uova
- 1/2 bicchiere di latte
- 1 bicchierino + un cucchiaio di cognac
- un lievito per dolci
- 10, 12 fichi
- un bel cucchiaio di miele
- sale un pizzichino

Pulire i fichi con un panno umido e togliere i piccioli, non le bucce.
Tagliarli in tre, quattro spicchi e metterli in una padella antiaderente, farli cuocere a fuoco dolce per pochi minuti, poi unire il miele e , sempre girando farli cuocere per altri cinque minuti, ora sfumarli con il bicchierino di cognac facendolo infiammare (è sempre uno spettacolo, ma occhio a non dare fuoco alla cucina!).

Quando la fiamma sarà esaurita spengere il gas, far freddare il composto  e accendere il forno a 190°, così ha il tempo di scaldarsi bene.
Montare gli albumi a neve ben ferma con il pizzico di sale.
Impastare il burro con lo zucchero, unire i tuorli e montare. Setacciare la farina con il lievito e unirli all'impasto alternandoli con il latte e il liquore, unire anche 7 o 8 cucchiai del liquido di cottura dei fichi.
Infine unire con delicatezza le chiare montate.
Versare l'impasto ottenuto nella teglia (26 cm) già rivestita di carta forno e inserirvi i fichi accomodandoli a raggera e pigiandoli un po' sotto la pasta.


Mettere la torta in forno e farla cuocere per 50 min., poi coprirla con un foglio di carta forno e farla andare ancora per 15, 20 min.

Spolverizzarla di zucchero a velo !




Tra una fetta di torta e l'altra il mio ricamo si evolve.
E già, sono una patita dell'ago!!! Sto ricamando le tende per la mia bimba grande, Cris17, che sta mettendo su casa.... lontano... lontano.... SIGH!
Meglio divagare... ecco come ho fatto.
Prima di tutto, spulciando giornali dell'archivio personale e di quelli delle amiche disponibili, si sceglie il disegno, questo, un po' liberty, lo ha scelto ovviamente lei. Si fanno fotocopie, ritocchi a mano libera e si fa ingrandire fino alla misura necessaria. Si riporta il disegno su carta da ingegnere, la carta lucida, che comincia a essere di difficile reperibilità, ma anche gli ingegneri sono diventati schiavi di questo attrezzo invadente detto PC?, e, con un attrezzino artigianale composto da un sughero e un ago , si buca lungo le linee...

A questo punto occorre la stoffa, io ho usato bisso di lino che è lieve e trasparente ma al tempo stesso abbastanza resistente, l'ho tagliata a misura delle finestre, e ho fatto gli orli a " gigliuccio"...


Ora, con un altrettanto artigianale tampone( un vecchio asciugamanino legato stretto stretto) imbevuto di colorino sciolto in paraffina e petrolio, si trasferisce il disegno sulla tenda...













Ho messo la tenda disegnata, e un po' puzzolente di petrolio, fuori all'aria e il giorno dopo ho iniziato il ricamo...

Questo lavoro l'ho fatto due volte, perchè ,ovviamente,  i disegni sono uno destro e uno sinistro e la prima tenda l'ho ricamata sotto l'ombrellone in compagnia della mia carissima Mammadeglialieni...lei fa crocette e io prima imbastisco, due volte, e poi ripasso a punto occhiello e faccio le barrette volanti...

Poi viene il bello...si deve ritagliare la stoffa in eccesso, così il disegno esce in tutto il suo splendore!!!!
E' un lavoro lungo che va fatto per se stessi o per qualcuno che si ama tanto tanto........