sabato 20 novembre 2010

COMPLEANNO

Mio fratello compie gli anni durante l'estate di San Martino.
Neppure lui è più un giovincello, ma lo spirito non manca e quindi, per festeggiare, ho preparato questa mega-torta!
Si chiama "Zuppa Inglese a modo mio", ma non è mia. Insomma l'ho copiata da De Riso....
Sono sincera, secondo me non è delle sue migliori. C'è molto lavoro ed il risultato, pur molto scenografico, non vale la candela... Il giorno prima preparare i Pan di Spagna e le creme. Conservare gli albumi a temperatura ambiente perchè il giorno dopo servono...tranquilli non si sciupano per una notte!
Pan di Spagna classico con
- 110 g di uova intere (n.2) a temperatura ambiente
- 70 g di zucchero
- 20 g di miele d'acacia
- 50 g di farina 00
- 25 g di fecola di patate
- 1/3 di baccello di vaniglia
- 10 g di scorza di limone di Amalfi
(- io ci metto 1/2 cucchiaino di lievito)
Montare per circa 15 minuti le uova con lo zucchero, il miele e gli aromi. Setacciare la farina + la fecola (il lievito). Unirle all'impasto con la spatola e il famoso movimento...Forno già caldo a 180°, tortiera di 24 cm preparata con carta forno, cottura per 18/20 minuti.
Uno al cacao con
- 110g di uova intere (n. 2)
- 20 g di tuorlo d'uovo (n. 1)
- 100 g di zucchero
- 65 g di farina 00
- 35 g di cacao amaro in polvere
- (come al solito io ci metto 1/2 cucchiaino di lievito)
Montare uova + zucchero per circa 5 minuti, unire l'altro tuorlo e montare ancora per 8 minuti. Setacciare farina + cacao (+ lievito) e unire al resto con la spatola... Forno caldo a 190°, tortiera da 24 cm preparata con carta forno,  cottura per circa 20 minuti .
Ora bisogna fare le creme, una classica e l'altra al cioccolato.
Crema pasticcera
- 60 g di tuorlo d'uovo (n. 3)
- 60 g di zucchero
- 1/3 di baccello di vaniglia
- 2g di sale
- 50 g di panna liquida
- 150 g di latte fresco intero
- scorza di 1/2 limone di Amalfi
- 12 g di amido di riso
Dico subito che ne viene poca e mi è toccato rifarne un'altra dose, ho sostituito l'amido di riso con quello di mais, perchè non mi sembrava il caso aprire una confezione per nemmeno trenta grammi di amido.
Per fare la crema bisogna sbattere bene i tuorli con lo zucchero, il sale , gli aromi e l'amido. Unire latte e panna caldi, portare il tutto a 92°. Stendere la crema in un contenitore d'acciaio per farla freddare ricoperta di pellicola.
Crema pasticcera al cioccolato
- 60 g di tuorlo d'uovo (n.3)
- 100 g di zucchero
- 50 g di cacao amaro in polvere
- 2,5 g di sale
- 30 g di cioccolato fondente al 70%
- 200 g di latte fresco intero
Mescolare in una pentola i tuorli con lo zucchero e il sale. A parte  far bollire lentamente, sempre girando, il latte con il cacao per 5 minuti. Versare il ciocco-latte sopra i tuorli e far cuocere fino a 80°.
Togliere dal fuoco e incorporare il cioccolato fondente girando bene. Versare la cioccolata in un contenitore d'acciaio, coprire con pellicola e far freddare.
La mattina della festa si monta il dolce e per farlo occorre la bagna composta da:
- 170 g di zucchero
- 250 g di zucchero
- 85 g di liquore all'alkermes
Far bollire in un pentolino l'acqua con lo zucchero per 30 secondi, lasciar raffreddare e poi unire il liquore.
Occorrono anche 100 g di granella di nocciole tostate e 100 g di arancia candita tritata.
Ora dividere a metà i due Pan di spagna, De Riso parla di un vassoio d'acciaio, ma io non ce l'ho e ho montato il dolce in una pirofila tonda e bassa.
Accomodate il primo disco di Pan di Spagna bianco nel contenitore, inzupparlo di un quarto di bagna all'alkermes, stendere metà della crema alla cioccolata, cospargere con granella di nocciole e canditi.

Mettere sopra un disco di Pan di Spagna  al cacao, inzuppare con un quarto di bagna, la crema classica, mettere granella di nocciole e cubetti di canditi; di nuovo il Pan di Spagna classico, la bagna, la cioccolata, la granella, i canditi. Finire con il disco di pasta al cioccolato inzupparlo con la bagna restante, ricoprire il dolce con la crema rimasta e metterlo in frigo.
Mentre il dolce si compatta, preparare la meringa all'italiana, cioè :
- 175 g di albume d'uovo (siccome io avevo fatto doppia dose di crema, e ci vuole, di albumi ne avevo 8 e li ho usati tutti con lo zucchero in proporzione)
- 250 g di zucchero ( ne ho usato 500 g)
- 1/3 di baccello di vaniglia (ne ho usato 1/2)
In un contenitore concavo, una bella pentola col culetto tondo, messo a bagnomaria mescolare le chiare con lo zucchero e l'aroma con una frusta a mano, quando si raggiunge la temperatura di 60° si comincia a frullare con le fruste elettriche fino ad ottenere una meringa ben solida.


E' la prima volta che provo a fare le meringhe così e devo dire che si ottengono ottimi risultati in tempi molto più brevi. Per tutte le temperature che De Riso consiglia io ho fatto un po' a occhio, ma ho deciso che mi compro un termometro come si deve!
Mettere la meringa in un sac-à-poche con la bocchetta di un cm e dentellata, rivestire tutta la torta presa dal frigo...

L'aspetto è magnifico però, ora, bisogna far cuocere la meringa, si mette in forno il tutto a 100° ventilato per 4 ore!
Siccome avevo fatto molta meringa ho preparato anche un teglione di meringhette, queste si sono cotte in due ore.

Il tutto è risultato molto buono e molto bello, ma estremamente dolce, troppo per i miei gusti; non tanto le meringhette quanto la torta di per sè. Inoltre la granella di nocciole si ammoscia e si perde...


Di sicuro mio fratello e gli altri commensali hanno gradito, ma la prossima volta, visto che lui adora la zuppa inglese, la faccio a MODO MIO!!!!!!

mercoledì 10 novembre 2010

PANE E ....

Prima che iniziasse il "diluvio universale" versione italiana, sul mio olivo tuttofare (ombra alla macchina d'estate, albero di natale esterno al momento opportuno, fornitore di rametti freschi per Pasqua e secchi a febbraio per accendere il camino) erano presenti in quantità quasi incredibili ( visto che la stazza del suddetto albero non supera i tre metri con un tronco di 20 centimetri di diametro) delle bellissime olive!
A dire la verità sono già tre anni che con il nostro raccolto riusciamo a raggiungere i 35 kg di olive che, portandole da un nostro amico che provvede a unirle alle sue e a portarle al frantoio di sua fiducia che le spreme a freddo, ci rendono la bellezza di DUE kg d'olio!
E' vero , viene quasi da ridere ma che soddisfazione! Poi tutta questa abbondanza fa orgoglioso il padron di casa che provvede personalmente alla potatura, attività complessa che determina la quantità del raccolto e devo ammettere che sta diventando molto bravo!
La pensione si avvicina e chissà....
Prima che i generosi frutti partissero per il frantoio ne ho prelevati tre o quattro manciate, li ho lavati, asciugati e messi sulla teglia del forno foderata di carta uso scottex, li ho cosparsi di abbondante sale fine e li ho messi in forno a 50° ventilato, li ho lasciati due giorni ad asciugare...

Una volta appassite le ho messe nei vasetti sterilizzati con scorzette d'arancia, un altro po' di sale e pochi cucchiai d'olio.
Sotto il vasetto si intravede il mio nuovo lavoro....tale "tela di Penelope".....tra un po' mostrerò cosa ho combinato...
Queste sono le mie "aulive", come direbbe Montalbano....io le mangio per cena con un'aggiunta di pane, miele e noci...la felicità!