sabato 20 marzo 2010

LE FRITTELLE DI SAN GIUSEPPE

Quando ero giovane non esisteva la festa del babbo, mi sembra l'abbiano "inventata" intorno ai primi anni 80, ve le ricordate le bottiglie di Amaro Averna con il grembiulino da regalare per la festa del papà? Ma che ci sarà incastrato il babbo con quel grembiulino! Il mio babbo era  molto goloso e ogni tanto si dilettava in cucina, con grande disperazione della mamma, perchè dopo la stanza era quasi da ristrutturare, che tenerezza!
Però  per San Giuseppe la mamma faceva sempre le frittelle, iniziava la cottura del riso il giorno prima, magari la mattina per poi friggere la sera dopo e le piaceva così tanto il riso cotto nel latte che spesso ne faceva tanto, per poterlo mangiare anche a colazione così, liscio liscio.

FRITTELLE DI RISO

Ingredienti:
- 300 gr di riso originario, che si cuoce presto e si disfa bene
- 1 lit di latte
- la buccia grattata di un limone non trattato
- una cucchiaiata di burro, circa 25 gr
- 6 cucchiai di zucchero semolato per l'impasto
- zucchero semolato a piacere per passarci le frittelle cotte
- 1 bicchierino di rum
- 2 uova
- 4 cucchiai di farina non pienissimi
- sale q.b.
- a piacere una bella manciata di uvetta ammollata nell'acqua tiepida e ben strizzata
- olio di semi di arachide per friggere

Dunque dicevamo che il riso va cotto nel latte con metà zucchero, la buccia grattata del limone, il burro e il sale per circa 30 minuti, girando spesso, un giorno e mezzo prima. Una volta cotto si accomoda in una terrina, si lascia freddare, si copre con la pellicola per alimenti e si mette in frigo.


Un'ora prima di friggere, aggiungere all'impasto il rum, i tuorli delle uova e il resto dello zucchero, amalgamare con cura, è un po' difficoltoso perchè è duro, poi unire anche la farina setacciata e mescolare ancora; far riposare per mezz'ora. A questo punto, se si gradisce, si mettono le uvette.
Al momento di friggere preparare il tegame con l'olio di semi, deve essere un tegame abbastanza stretto per avere l'olio "profondo" e metterlo a scaldare, nel frattempo montare a neve ferma le due chiare e unirle al composto.




 Prelevare un po' d'impasto aiutandosi con due cucchiai e friggere poche frittelle per volta.



Far scolare le frittelle sulla carta da cucina e poi passarle nello zucchero, accomodarle su di un piatto da portata e spolverizzarle ancora con lo zucchero.

sabato 13 marzo 2010

TAGLIATELLE AI CARCIOFI

E' sabato pomeriggio, sta facendo buio, solo sola soletta...
Dopo una settimana di tregenda  con bufere di neve, venti da tornados e temperature sotto i tacchi, stamani ci siamo svegliati con una leggera foschia, le macchine infarinate di brina e un solicino timido che tentava di spuntare da dietro il Pratomagno. Poi è venuta fuori una bella giornatina, tanto che il padron di casa si è dedicato alla potatura degli ulivi, non è che abbiamo i campi!, però nel giardino di mia figlia ci sono tre piantine alte un metro e mezzo che vogliono un po' d'attenzioni, altrimenti come si fa a crescere?
Invece io mi sono dedicata alle cibarie.  Ho preparato la mia versione delle lasagne ai carciofi della Prova del Cuoco, mi sembra le avesse fatte la Moroni, ma siccome non avevo voglia di fare la sfoglia ho usato un pacco di tagliatelle all'uovo che, hai visto mai, tengo di riserva in dispensa.

LASAGNE AI CARCIOFI
Ingredienti:
- 250 gr di tagliatelle all'uovo secche
  ripieno
- 4 carciofi freschi
- 1 spicchio d'aglio
- 100 gr di prosciutto crudo tagliato un po' spesso
- 50 gr di parmigiano grattugiato
- 2 cucchiai d'olio evo
- sale e poco peperoncino
   vellutata
- 350 gr circa  di brodo di carne
- 25 gr di burro
- 25 gr di farina
- sale e noce moscata a piacere
Procedimento
Dopo aver pulito i carciofi li ho affettati non troppo sottilmente e li ho fatti stufare in padella con l'olio, l'aglio, il sale e il peperoncino. Nel frattempo ho tagliato due fette di prosciutto e le ho tuffate per pochi minuti, 2 o 3, un una pentolina con acqua in ebollizione, questo serve per togliere il sale in eccesso, poi le ho tagliate a listarelle.









Per la vellutata si procede come per una normale besciamella, si fa sciogliere il burro, ci si gette la farina tutta insieme, si gira bene con il mestolo di legno per far sciogliere i grumi e si fa soffriggere, sempre girando, per alcuni minuti finchè l'impasto diverta leggermente brunito; ora si comincia a versarvi il brodo caldo e si fa assorbire il primo romaiolo dall'impasto, non si aggiunge il secondo finchè il primo è totalmente amalgamato, altrimenti si rischiano i grumi;  il fornello deve essere basso altrimenti si rischia l'attaccaticcio.Aggiustare di sale e noce moscata e far cuocere, sempre girando, finchè la vellutata sarà della consistenza giusta, cioè come una normale besciamella.


Ho messo l'acqua, con il sale, per cuocere le tagliatelle e le ho tirate su al dente.
 In una pirofila ho messo un po' di vellutata, due forchettate di tagliatelle, un po' di carciofi, un ciuffetto di listarelle di prosciutto e una spolverata di parmigiano, poi ho ricomimciato fino a esaurimento degli ingredienti, per ultimo ho versato la rimanenza della vellutata.
Ho passato il tutto al forno per circa 10 minuti a 180° e poi....
E' venuta da leccarsi i baffi!!!
Però la prossima volta voglio fare una dose maggiore di vellutata per rendere il tutto più cremoso!

lunedì 8 marzo 2010

MENO MALE CHE C'E' CARLA BRUNI!!!

Premetto che in fatto di politica sono di un'ignoranza abissale, me ne dolgo perchè non è giusto, ma così è.
Però c'è una cosa che ultimamente mi "disturba" : la riammissione alle elezioni prossime venture delle liste che per "motivi tecnici" ne erano state escluse.
Capisco che erano liste di partiti importantissimi, che erano in gioco equilibri già molto fragili, che le elezioni ne potevano venite stravolte e falsate...ma ...perchè un cittadino miserello che consegna in ritardo (di un giorno, appunto) i documenti per partecipare ad un qualsivoglia concorso, dal quale potrebbe dipendere il suo miserello futuro, viene elegantemente, non sempre in verità elegantemente, invitato a levarsi di torno?
 Ciò è successo ad una mia collega diversi anni fa,  la quale il concorso lo aveva pure vinto e mancava soltanto un documento d'identità valido, e, pochi mesi fa, a mia figlia.....
Mi domando : ci sono diversi pesi e diverse misure rispetto all' importanza dei personaggi coinvolti?
Ma non eravamo in una democrazia dove "siamo tutti uguali"?
Certo queste piccolezze, la riammissione intendo, non dovrebbero farmi perdere il sonno, ma chissà perchè le vivo come la classica goccia che fa traboccare un vaso non dico pieno ma in fase di esplosione.
Detto questo non mi resta che augurare a tutte le mie "colleghe", all'anagrafe indicate come di sesso femminile, un fiorito
                                 BUONA FESTA DELLE DONNE!!!!!!
Si è capito che è ironico?
In un paese cosiddetto civile, dove per avere qualche fanciulla nei posti chiave della politica ci siamo , anzi, si sono, inventati le "quote rosa", l'ironia negli auguri è, secondo me, necessaria perchè non si creda, noi fanciulle appunto, che basta un mazzolin di fiori per essere considerate almeno qualcosa più di un numero.
E così io, che vado sempre vagando e non guardo nè i reality e nè Sanremo, sono rimasta colpita dalla canzone di Cristicchi che, guarda caso, ho sentito alla radio sabato.....non c'è niente di meglio che una bella donna per far dimenticare a tutti i problemi della vita! Viva l'ironia!!!

E ci va pure bene! Qualcuno ha visto il reportage sulle donne in Afganistan sotto il dominio dei talebani che Uno Mattina ha messo in onda stamani?

Ora basta con le vibranti reprimende! Ecco una bella cremina per scaldarci il cuore in questi ultimi freddi!

CREMA DI PORRI   a modo mio ovviamente.
Ingr.
- porri, se piccoli uno a persona, se grandi uno ogni due
- patate, idem come i porri
- 2 cucchiai d'olio evo
- noce moscata, grattugiata, a piacere
- sale e pepe q.b.
- uno o due romaioli di brodo a persona, va bene di carne o di verdure, anche di dado se proprio non c'è altro
- fette di pane toscano, o come vi pare
Proc.
Lavare bene i porri, togliere loro le barbe e una o due foglie esterne, spuntare le foglie ma non togliere tutto il verde, è buono e fa bene, tagliuzzare i porri e metterli in una casseruola con l'olio.
Pelare le patate, lavarle e tagliarle a cubetti, metterle insieme ai porri e far stufare il tutto unendo il sale e girando ogni tanto, se si asciugano troppo si possono mettere due o tre cucchiai d'acqua.

Quando le verdure saranno ben appassite unire un paio di romaioli di detto brodo e, con il mixer a immersione, frullare il tutto fino ad ottenere una crema liscia che verrà un po' allungata con il restante brodo, unire la noce moscata, aggiustare di sale e pepe.



Versare la crema nelle scodelle accomodarvi qualche cubetto di pane fritto in poco olio e appena salato e ...  Buon Appetito!